Carnevale è il re di tutte le feste dell’anno, soprattutto nel Piceno. Una combinazione unica di tradizione, folklore, colori, dolci, ironia e allegria. La parola “carnevale” deriva dall’espressione latina “carmen levare”, che significa eliminare la carne dalla propria dieta. Carnevale, per tradizione, è insomma apre la Quaresima, il periodo che precede la Pasqua.
Ma Carnevale è, soprattutto, il momento dell’anno più spensierato, con cui si usa salutare un po’ l’anno vecchio che se ne è andato con le sue tristezze e i suoi personaggi. Da qui tutta l’ironia di questa festa, probabilmente legata a un folklore antico, pagano, che spesso trovava nel fuoco la forma di purificazione più alta.
Il Carnevale Storico del Piceno è il momento in cui il nostro territorio si accende di allegria, divertimento e tradizione e si concentra in particolare ad Ascoli Piceno, Offida e Castignano. Appuntamenti imperdibili per chi vive nel Piceno e chi vuol venire a trovarci.
Il carnevale storico di Ascoli Piceno
Anche quest’anno il programma del carnevale storico di Ascoli Piceno è molto ricco e si è aperto con la consegna delle chiavi della città a Re Carnevale, Fiorenzo Esposto, Mascherina d’oro 2017. Come da tradizione i festeggiamenti si aprono ufficialmente con la festa di Sant’Antonio, il 17 gennaio e vedrà concentrarsi tra il giovedì e il martedì grasso il clou degli appuntamenti.
Si comincerà il giovedì grasso, 8 febbraio, con il carnevale delle Scuole, inaugurato da Re Carnevale e da Buonumor Favorito in piazza del Popolo. Da giovedì a martedì, alle 10, ogni mattina si potranno gustare le 7 colazioni.
Sempre giovedì, alle 15, si svolgerà la 33esima Festa della Fantasia, mentre sabato 10 febbraio, di mattina, spazio al Torneo di Ramazza e di pomeriggio all’Ascoli Piceno Cosplay (auditorium Neroni) e ai gruppi mascherati della Categoria Omnia Bona, che termineranno le loro gag domenica mattina.
Il cuore del carnevale ascolano, però, è lo storico concorso del Carnevale in piazza, in cui gruppi e singoli si sfidano a suon di macchiette e scherzi di carnevale tra domenica e martedì, 11 e 13 febbraio.
Quest’anno ci saranno anche due novità: l’accademia del dialetto e il laboratorio di trucco e, in più, la domenica si concluderà con la musica degli “Spaghetti Detroit” e di Dj Fans (a cura di Radio Ascoli ed Happy Road) e il martedì con gli After Eight, dopo la proclamazione delle nomination. I vincitori verranno premiati domenica 18 febbraio alle ore 16 a palazzo dei Capitani.
Infine, ci sono anche i due concorsi fotografici “Buonumor Favorito”, patrocinato dalla FIAF, e quello della 16esima rassegna: “Il Carnevale di Ascoli, personaggi e… ovvero il Carnevale storico del Piceno 2018”.
Il Carnevale Storico di Castignano
Dopo Ascoli Piceno, per il Carnevale ci si sposta a Castignano. Un borgo meraviglioso sotto il Monte dell’Ascensione, reso famoso dal Festival Templaria. Qui il carnevale storico è coloratissimo e si caratterizza soprattutto per i “moccoli”, vale a dire una sorta di piccoli lampioni multicolori che vengono realizzati direttamente dagli artigiani locali. Una tradizione pagana risalente alla Roma papalina del 1700, poi bandita nella Capitale e rimasta integra solo nel piccolo borgo di Castignano.
I moccoli vengono poi accesi con delle candele prima della Processione dei Moccoli, che chiude il Carnevale mentre per le strade del paese si canta “Fora fora li moccule!”.
Questa edizione 2018 si è aperta ufficialmente sabato 27 gennaio, con la prima mostra-mercato di dolci carnascialeschi. Quest’anno, infatti, la Pro Loco di Castignano ha voluto valorizzare anche l’aspetto gastronomico della festa, spesso trascurato, con un ricco revival dei dolci della tradizione locale, tra frappe, castagnole, cicerchiata e ravioli dolci.
Giovedì 8 febbraio dalle 17 ci sarà la sagra della “Pizza onta”, con tanto di musica, vino, balli e anche un po’ di sana competizione, stavolta a base “mangereccia”, con la proclamazione di Re Carnevale, che aprirà la sfilata dei Moccoli del Martedì Grasso.
Altro appuntamento classico, sabato 10 febbraio, sarà il Veglionissimo al teatro comunale, rigorosamente in maschera, con la musica della band “Spaghetti a Detroit” e il Dj set di “Alley”.
La domenica ed il lunedì saranno invece dedicati ai bambini con giochi, spettacoli e sorprese.
Il gran finale castignanese è il giorno clou di Carnevale. Si comincia alle 15 con i carri allegorici e la sfilata dei gruppi mascherati lungo Borgo Garibaldi. Alle 19 in punto, invece, il magico momento dei moccoli. La storica litania dà il via alla battaglia finale tra i moccoli e al falò finale, il simbolo della purificazione dagli eccessi del Carnevale.
Il Carnevale Storico di Offida
L’ultimo, ma non per importanza, è il carnevale storico di Offida, uno dei Borghi più belli d’Italia. Qui il carnevale ha un suo rituale specifico, che trae origine dalla metà del Settecento.
Anche il carnevale offidano inizia ufficialmente il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate, e si conclude il Martedì Grasso, quest’anno il 13 febbraio.
Dopo le celebrazioni per Sant’Antonio i momenti che preparano al carnevale sono la “Domenica degli Amici“, che lo precede di due settimane; la “Domenica dei Parenti“, una settimana prima e durante la settimana carnevalesca ci sono anche i “veglionissimi” al Teatro Serpente Aureo e la mascherata dei bambini del Giovedì Grasso.
Il venerdì grasso si mette in scena “Lu bov fint”, una sorta di corrida in cui uomini e donne coperti da “lu guazzarò”, un telo bianco in genere di lino a strisce rosse, corrono dietro al bue per ucciderlo.
Il martedì grasso, invece, si accende con la processione dei Vlurd, dei lunghi fasci di canne infuocati che vengono trasportati da uomini e donne mascherati lungo le stradine del paese per poi essere gettati in piazza per il falò finale che apre la Quaresima.
Nel Carnevale di Offida un ruolo importante è svolto dalle Congreghe, gruppi mascherati che aggregano le persone, solitamente parenti e amici, e che ricevono le chiavi della città nelle loro mani direttamente dal sindaco.
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